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Inviato:

Nono fidati...son cose totalmente diverse. C'è un video di Collari che ci ha girato qualche volta in quella pista. Fà pietà.... Almeno faceva pietà la pista. Sicuramente ora hanno fatto qualche miglioramento. 

 

Son rimasto soddisfatto della pista del mondiale 1/10 a Bangkok per esempio. Ma li c'è proprietario che ha tanta FRESCHEZZA :D

Inviato: (modificato)
Questa è un vecchio filmato della finale mondiale del 2003, la pista non è male, ma tanto ormai è stata messa in disuso, causa rumore... Peccato:



Volevo mettere un filmato, ma non me lo fa caricare... Modificato da Savarc
Inviato:

Premesso che la destinazione pare ovvio faccia schifo a tutti, per una volta non me la sento di accusare i vertici della Federazione Internazionale...

 

Forse, e ripeto forse, per questo appuntamento si è scelto una soluzione "romantica", "solidale", "forte". Invece di andare alla caccia dei soliti benefici.

A me non ha sorpreso come allocazione visto che Dallas ha indossato la maglietta JMRCA per tutto il tempo che l'ho visto a Miami... E visto che si poteva dare un "segnale di solidarietà" ho apprezzato i motivi che possono averla generata.

 

Parlandone oggettivamente invece è chiaro che, al di fuori dell'Italia e poche piste europee, le location adatte all'1/8 ON in giro per il mondo lascino abbastanza a desiderare... In Giappone più che in altri luoghi. Andando a "naso" potrebbe essere il medesimo impianto dei mondiali dell'87 e a vedere le infrastrutture sembra che poco sia cambiato. Il disegno del tracciato non è male; andrebbe considerata la posizione geografica (a un tiro di schioppo da Fukushima) e la reale opportunità di andarvi a correre...

 

Sicuramente è una scelta rischiosa: o tutti i piloti decidono per un gesto di "cuore" oppure si rischia di mettere ancora più in crisi la categoria qualora le aziende non appoggiassero questa scelta ritendola "pericolosa" per diversi motivi facilmente intuibili. Quattro anni fa per l'elettrico si decise di andare in Sud Africa: un evento boicottato per la sua "pericolosità" (strano a dirsi perchè vi fu svolto anche quello di 12 anni fa poi bissato dal TC l'anno successivo) da tutte le case e ridotto ad un semplice rigo nel palmarès appannaggio di un fortunato pilota tedesco di cui nessuno ricorda il nome... Sette anni fà per lo scoppio Offroad venne scelta l'Indonesia che non attraversava bei momenti con vari attentati in diversi luoghi del paese; nel 2006 a mancare furono soprattutto i piloti americani e pochi europei ma, essendoci stato, lo ricordo come uno degli eventi più belli a cui mi è capitato di assistere.

 

A volte ridurre il successo di una manifestazione considerando solo la "Location", l'infrastruttura o l'organizzazione NON è un segnale positivo... Io credo che il successo lo decreti lo "spirito" delle persone che vi partecipano... POI viene il contorno che si spera sempre sia all'altezza.

Almeno questo è il mio pensiero.

 

Ciao

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Inviato:

Premesso che la destinazione pare ovvio faccia schifo a tutti, per una volta non me la sento di accusare i vertici della Federazione Internazionale...
 
Forse, e ripeto forse, per questo appuntamento si è scelto una soluzione "romantica", "solidale", "forte". Invece di andare alla caccia dei soliti benefici.
A me non ha sorpreso come allocazione visto che Dallas ha indossato la maglietta JMRCA per tutto il tempo che l'ho visto a Miami... E visto che si poteva dare un "segnale di solidarietà" ho apprezzato i motivi che possono averla generata.
 
Parlandone oggettivamente invece è chiaro che, al di fuori dell'Italia e poche piste europee, le location adatte all'1/8 ON in giro per il mondo lascino abbastanza a desiderare... In Giappone più che in altri luoghi. Andando a "naso" potrebbe essere il medesimo impianto dei mondiali dell'87 e a vedere le infrastrutture sembra che poco sia cambiato. Il disegno del tracciato non è male; andrebbe considerata la posizione geografica (a un tiro di schioppo da Fukushima) e la reale opportunità di andarvi a correre...
 
Sicuramente è una scelta rischiosa: o tutti i piloti decidono per un gesto di "cuore" oppure si rischia di mettere ancora più in crisi la categoria qualora le aziende non appoggiassero questa scelta ritendola "pericolosa" per diversi motivi facilmente intuibili. Quattro anni fa per l'elettrico si decise di andare in Sud Africa: un evento boicottato per la sua "pericolosità" (strano a dirsi perchè vi fu svolto anche quello di 12 anni fa poi bissato dal TC l'anno successivo) da tutte le case e ridotto ad un semplice rigo nel palmarès appannaggio di un fortunato pilota tedesco di cui nessuno ricorda il nome... Sette anni fà per lo scoppio Offroad venne scelta l'Indonesia che non attraversava bei momenti con vari attentati in diversi luoghi del paese; nel 2006 a mancare furono soprattutto i piloti americani e pochi europei ma, essendoci stato, lo ricordo come uno degli eventi più belli a cui mi è capitato di assistere.
 
A volte ridurre il successo di una manifestazione considerando solo la "Location", l'infrastruttura o l'organizzazione NON è un segnale positivo... Io credo che il successo lo decreti lo "spirito" delle persone che vi partecipano... POI viene il contorno che si spera sempre sia all'altezza.
Almeno questo è il mio pensiero.
 
Ciao

Capisco tutto il tuo discorso e per me, profano del settore, é stato interessante. Peró fossi un expert farei davvero i conti con quella vocina nella mia testa che mi vorrebbe fermare verso una "gita" in un'area così contaminata; non posso far Finta di non sapere cosa ha scaturito Cernobil in Europa. Personalmente ne sarei spaventato.

Per tutti i restanti motivi sono pienamente d'accordo, bella o brutta la pista, questo é!
Inviato:

Capisco tutto il tuo discorso e per me, profano del settore, é stato interessante. Peró fossi un expert farei davvero i conti con quella vocina nella mia testa che mi vorrebbe fermare verso una "gita" in un'area così contaminata; non posso far Finta di non sapere cosa ha scaturito Cernobil in Europa. Personalmente ne sarei spaventato.

Per tutti i restanti motivi sono pienamente d'accordo, bella o brutta la pista, questo é!

 

Ciao Massimiliano...

 

Le considerazioni che si possono fare sono molteplici ma alla fine credo che ci sia un presupposto con cui tutti ci dobbiamo confrontare prima o poi: la vita è fatta di "scelte"... Che possono rivelarsi giuste o sbagliate.

 

I fatti che abbiamo citato non sono trascurabili... tutt'altro. E la paura di qualcosa che non si "conosce" davvero è ancora più brutta.  Ma credo vada sottolineato che non tutto quanto ci viene fornito come informazione dai mass-media sia da intendere come "oro colato". Viviamo in un mondo dove l'informazione è spesso di "parte" o, al minimo, vengono evidenziati solo i punti di "comodo".

 

Per anni, secondo il ministero degli interni USA, la Sicilia è stato uno dei cinque posti più pericolosi al mondo insieme a Somalia, Nigeria, Haiti, Afghanistan, Libia e via discorrendo... E questo per un triste episodio di tanti anni fa che tutti vorremmo non fosse mai accaduto. Ad oggi il nostro territorio viene sconsigliato come meta per un viaggio a causa della frequente episodicità di scosse telluriche, della criminalità piuttosto diffusa (anche se sotto controllo secondo i loro standard) e ad altre "bagatelle" specificate con dovizia di particolari.

 

Facendo un parallelo e controllando cosa viene consigliato ai viaggiatori americani in viaggio per il Giappone, il disastro nucleare occupa uno degli spazi meno importanti nella lunga lista di consigli; in pratica si riduce il tutto all'invito di osservare scrupolosamente le misure messe in atto dal governo nipponico che vieta l'accesso a determinate aree. Se ti interessa a questo indirizzo trovi la mappa dettagliata: http://www.meti.go.jp/english/earthquake/nuclear/roadmap/pdf/20120731_01.pdf

 

Potrei fare altre osservazioni rischiando di ripetermi... Alla fine milioni di persone vivono in quell'area e non abbiamo ancora ricevuto notizia che ci siano ulteriori disastri oltre a quello che purtroppo hanno già dovuto subire. Avere paura ad andare vicino a quelle zone è legittimo... Credo si possa avere paura anche di venire a correre a Fiorano o a Campogalliano perchè il terremoto non è qualcosa che è "passato" davvero... Avere "paura" non è brutto a prescindere ma permette di confrontarsi con se stessi.

 

POI... e dico POI... si può scegliere di andare a correre, di dare un segnale forse di coraggio (o di incoscienza non so), di far si che la vita torni alla normalità e che si possa tornare a pensare a "che sfiga mi si è rotto il motore nel dritto"... Come se fosse davvero una cosa importante.

 

Anni fà ho scelto e fortissimamente scelto di andare in Indonesia... Uno dei viaggi e momenti che ricordo con più colore grazie alle persone che mi hanno accompagnato e che ho conosciuto. Oggi probabilmente rifarei una scelta simile per andare in Giappone dove ho qualche amico che vive le nostre stesse paure... Ma come detto è solo una scelta... Personale.

 

Ciao

Inviato:

Controllando dove si trova la pista, a Chiba , nella baia di Tokyo, direi che non dovrebbero sussistere problemi.

Fosse stato a 50 Km da Fukushima capirei ma siamo a circa 270 km in linea d'aria dalla centrale  e addirittura alla stessa quota di tokyo.

 

Mah...

Inviato:

Controllando dove si trova la pista, a Chiba , nella baia di Tokyo, direi che non dovrebbero sussistere problemi.
Fosse stato a 50 Km da Fukushima capirei ma siamo a circa 270 km in linea d'aria dalla centrale  e addirittura alla stessa quota di tokyo.
 
Mah...

Bhé, Mr. Happy non dice che il problema non sussiste ed é la scelta personale dell'individuo che la farà da padrone. Concordo che anche la nostra terra é "pericolosa", nel senso che potrebbe succedere qualcosa di accaduto dal momento che si è generato un precedente. Ma in Giappone (dal mio punto di vista, sia chiaro) 270 km non bastano a stare tranquilli, le radiazioni di eventi del genere si manifestano a migliaia di km di distanza, basti ricordare che in quei giorni si parlava di correnti ventose che espansero l'area a rischio di migliaia di chilometri. É una questione molto ampia, sto parlando di terra, acqua ed aria contaminata ed occorrono decenni per ridurre la fonte radioattiva.
Parlo davvero da profano, con le conoscenze basilari che i media mi hanno dato! Posso credere che i media occidentali ci abbiano dato solo le informazioni che "volevano", ma allo stesso modo lo dovrei pensare anche dei media orientali per motivi opposti.
Quindi in una situazione dove, nella mia mente, ha fatto scuola Cernobil, rimarrei comunque a casa! E per sdrammatizzare l'argomento, se fossi un expert, in Giappone correrei il rischio di vedere le pile sempre cariche....tanto é la mia convinzione/paura dell'accaduto.

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