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MRX88

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  1. Ma guarda che il piede di biella ? quello collegato allo spinotto e quindi al pistone....la biella che avevate voi era cmq originale picco (ed era persino una di quelle selezionate e.picco perch? quella serie di bielle ? stata fatta solo per la versione selezionata!)...poi che il negoziante l'abbia tirata fuori da una busta dentro la quale ce n'erano molte altre e ve l'abbia consegnata in una bustina ? un altro problema...
  2. Chiariamo alcune cose... Per qunto riguarda le bielle c'? stato un periodo, circa un anno fa, in cui vennero messe in produzione solo con la bronzina sulla testa e niente bronzina sul piede...tutto ci? per risparmiare peso sulla parte di biella sottoposta a movimento traslatorio e quindi migliorare le prestazioni! In seguito la strada venne abbandonata per problemi di precoce usura del piede in quanto realizzato solamente con la lega d'alluminio della biella. Il negoziante quindi ha venduto un prodotto originale Picco!!! Le differenze invece che ci sono tra il modello standard e quello "Edo" stanno nella selezione (accoppiamento selezionati e bielle selezionate...), canalini sul cilindro effettuati a macchina e pasta rossa sull'albero motore, le virgole rimangono uguali all'albero standard! Non ci sono pi? lavorazioni eseguite direttamente a mano ma sono tutte eseguite a macchina...
  3. Evidentemente questa sezione del regolamento ? ancora vecchia...i motori 12 non hanno pi? la limitazione circa il condotto dell'albero e l'annessa "virgola"! E' quindi ora possibile adottare qualsiasi diametro del condotto e virgole varie.... Il vecchio regolamento imponeva un diametro massimo del condotto di 7mm. e la svasatura si poteva effettuare solo nel caso in cui fosse necessaria per la lavorazione dell'albero (es. centramento mediante contropunta su cnc)
  4. ma non siate cos? pessimisti....io la prima volta che ho limato il mio motore sono partito facendo lavoretti semplici (raccordato la virgola, qualche canalino...) e senza chiss? quali conoscenze motoristiche di alto livello... le prestazioni sono migliorate e cos? ho fatto altri ritocchini, ottimizzazioni...pian piano si impara e si prende dimestichezza con gli attrezzi del mestiere!
  5. [quote name='toni' post='690557' date='Jan 4 2008, 02:42 PM']per quanto riguarda la lega sono obbligato a farlo in 6082 t6, poiche' questa persona lavora questa in maggioranza, avevo acquistato un tondo di ergal 7075 t6 da 40 di diametro ma 80 mm di lunghezza sono finiti al cesso perche' mi hanno sbagliato due volte un palo molto piu' semplice di questo e quindi pazienza. tu dici 3 centesimi di tolleranza nel diametro e andrebbe a 7,97 ok ma parli del pezzo senza riporto o col riporto finito? infine c'e' un pero' poiche' l'ho pensato per montare le corone mugen senza fare nessuna modifica sulla corona stessa ma per fare questo siccome il cuscinetto ha l'esterno maggiore di 1mm rispetto al foro centrale della corona(16 cuscinetto - 15 interno corona) e allora quel cuscinetto non puo' essere troppo stretto della serie entrato a caldo ma devo poterlo uscire con le mani imprimendo una forza umana in caso di sostituzione corona ,io non so' in che termini e' lo spessore che si deposita all'esterno del riporto e senza questo non so' che misura avere, io avevo pensato a 7,95 ipotizzando un deposito di riporto di roba di 0,020 mm che su un diametro si considera per due quindi il totale e' 7.95+0,020+0,020= 7,99mm se ci consideriamo la lucidatura prima del riporto sara' qualcosa meno, considerando anche che il pezzo sara' figlio unico di madre vedova e non una serie allora luciderei le sedi io a mano con qualche girata di carte abrasive fini tipo 1000,1200,2000 e paste ,o no? dimenticavo.... ho misurato l'interno dei cuscinetti mugen e siamo nell'ordine di 8,01-8,06 ma cuscinetti usati sono. ciao e grazie[/quote] 7.97 pezzo finito con trattamento.... per lo spessore del trattamento non lo so, devi chiedere a chi li esegue e calcolare quanto meteriale in pi? devi togliere sul diametro dell'albero prima di eseguirlo per avere tutto a misura alla fine! la carta vetrata finissima (es. 1000-1200) la puoi usare per togliere un pelino di materiale, qualche micron, essenzialmente allo scopo di abbassare la rugosit? su di una superficie per? precedentemente rettificata! altrimenti se cerchi di sostituire la rettifica alla carta abrasiva fai dei casini...esempio avrai delle tolleranze geometriche assolutamente sballate, ovvero grossi errori di rotondit? della sede del cuscinetto e persino di concentricit?!!! per quanto riguarda le misure dei cuscinetti ti sei risposto da solo...comprane due nuovi, li misuri e di conseguenza progetti l'albero! P.S.: per la lega di alluminio prima senti chi fa l'anodizzazione dura, perch? non tutte le leghe di alluminio si possono trattare....non sarebbe il massimo fare un pezzo, anche abbastanza costoso, perch? unico e poi non poterlo utilizzare!
  6. Mah, in questo caso si, potresti anche evitare di lasciare un gioco assiale, tanto le dilatazioni lineari sono sicuramente trascurabili e cmq possono essere assorbite dal gioco assiale che i cuscinetti radiali a sfere hanno (seppur minimo!)...Cos? puoi tranquillamente serrare i cuscinetti sull'albero con un minimo di interferenza in modo tale che non si verifichino i problemi di usura della superficie! A questo punto credo che potresti stare anche sui 3 centesimi di differenza sul diametro (cmq, visto che si parla di tolleranze un p? particolari sarebbe meglio che ti compri gi? i due cuscinetti, misuri il diametro interno e di conseguenza ricavi il giusto diametro dell'albero...questo perch? ho nototato che tra cuscinetti di marche diverse, anche a parit? di diametro nominale ci pu? essere una leggera differenza....). La sede dell'albero su cui dovranno essere alloggiati i cuscinetti dovr? ovviamente essere anche rifinita a regola d'arte, come hai giustamente detto, per poterci fare un trattamento come si deve! A tal proposito ti consiglio di stare su una rugosit? superficiale di 0.1 Ra. (cmq chi ha tali rettifiche riesce normalmente senza problemi a mantenere precisione nel'ordine dei 5 micron...per precisioni migliori servono rettifiche senza centri). Sarebbe bene che prima di dare le tolleranze definitive contattassi chi farebbe l'anodizzazione dura per sapere il giusto spessore per tale applicazione e casomai alcuni consigli sulla finitura superficiale oltre che sulla giusta lega d'alluminio da utilizzare per ottenere le migliori propriet? meccaniche.
  7. confermo, a lavoro finito (quindi comprendendo anche l'eventuale anodizzazione dura) il diametro dell'albero dovrebbe essere minore del diametro interno del cuscinetto di circa 4 centesimi di mm. questo perch? ? meglio che l'albero possa avere libert? di movimento assiale (sia per quanto riguarda le eventuali dilatazioni che per eventuali assestamenti, derivanti per esempio dal centramento di una puleggia con una cinghia...)...ovvero il montaggio deve essere labile e non iperstatico (ovviamente labile "fino ad un certo punto" altrimenti l'albero si smonterebbe da solo...infatti alle estremit? esso viene bloccato con seeger ecc...per non farlo sfilare, mantenendo cmq il gioco assiale)... ? ovvio che se vuoi fare il trattamento devi considerare l'aumento in micron e quindi far rettificare l'albero con un diamentro minore di quello che dovr? avere a lavoro finito... le sigle che hai trovato sono sigle ISO unificate che si usano in meccanica per determinare tolleranze dimensionali....le lettere maiuscole indicano tolleranze riferite a fori (es H), quelle minuscole tolleranze riferite agli alberi (es. h), il numero che le segue ? il grado della tolleranza (che va da 1 a 18)...questo numero non ? la tolleranza in s? ma un fattore moltiplicativo, un grado a cui corrisponde un valore in micron....per trovare tale valore bisogna utilizzare una formula che da il corrispettivo valore in micron rispetto al diametro nominale preso in considerazione (nel tuo caso 8mm)...quindi la scrittura giusta sarebbe per es. 8(h7). Le lettere vanno da A a ZC e indicano i vari scostamenti che la misura ha dalla linea dello zero (ovvero la dimensione nominale), quindi non si parla di pi? o meno qualcosa, ma di uno scostamento positivo o negativo rispetto alla linea dello zero di un certo tot. di micron. (G, H, M,) sia negli alberi che nei fori sono rispettivamente le lettere pi? utilizzate. Qunado si parla di un accoppiamento tuttavia vi ? un rapporto tra le due tolleranze dimensionali di foro e albero es. 8 (H7/h6)... se cerchi meglio cmq trovi tutte le tabelle e anche le varie differenze di diametro negli accoppiamenti per i vari tipi di utilizzo...
  8. [quote name='Vortex' post='686894' date='Dec 28 2007, 09:55 PM']Caro Nicol? . ? proprio quello che intendevo dire . Poi il casino specialmente con le 1/8 ? gi? diventato eccessivo ! Adesso anche l?aerodinamica ??? No dai lasciamo perdere ! Quando ? troppo ? troppo Ma Nicol? . Perche non gli avete chiesto al ing. della Ferrari perche ancora fissano l?alettone sull chassis e non sui fuselli ??? [/quote] eheheh...la storia di solaroli mi sembra di averla letta su ecomodel circa un anno fa (solo che risale a molti anni prima)....
  9. Come ha detto Cris in precedenza Solaroli aveva provato in passato una sorta di "fondo piatto" stile F1....mi sembra che fosse a Fiorano e, parlando con un ingegnere aerodinamico della Ferrari quest'ultimo gli chiese perch? negli automodelli non avessero mai provato soluzioni del genere....Solaroli caren? tutto il fondo, fino ai lati della carrozzeria, con una lastra di fibra di carbonio e i risultati si sentirono eccome, la tenuta era aumentata mooolto...purtroppo il motore non raffreddava e cmq in gara un accessorio del genere sarebbe improponibile perch? al primo colpo ci sarebbe il rischio di danneggiare il fondo e provocare evidenti squilibri di carattere aerodinamico all'automodello.... Il problema principale penso sia proprio questo: vista la frequenza di botte e bottarelle dei nostri automodelli non penso sia una soluzione vantaggiosa tappezzarli di appendici aerodinamiche e varie diavolerie come il fondo piatto in carbonio....alla prima botta...addio tutto! Per quanto concerne i software CFD....ebbene si, costano decine di migliaia di euro...forse solo alcune aziende potrebbero permetterseli, ma molto probabilmente dato l'utilizzo finale dell'oggetto da parte di modellisti non professionisti il gioco non ne vale la candela (anche sotto il profilo del prezo finale che aumenterebbe molto e il prodotto non avrebbe pi? mercato...). Inoltre ? probabile che per le aziende che producono carrozzerie sia pi? economico svilupparle alla vecchia maniera in pista che al computer... Poi ? ovvio che ci sono CFD e CFD....quelli che costano 1000 euro e quelli che ne costano 200.000....se una azienda dice di aver sviluppato un prodotto con l'aiuto di tali software non ? assolutamente detto che abbia ricorso a quello migliore... Comunque il fondo piatto, modellato in maniera appropriata (ovvero telaio in alluminio senza fori e fresature e prolungamenti dal telaio in alluminio ai bordi della carrozzeria in carbonio) sarebbe bello vederlo montato sulle macchine dei BIG in occasioni speciali durante le sole batterie di qualificazione....tanto a quei livelli se appena dai una botta al 99% la batteria ? andata e si deve pensare alla prossima....
  10. credo che sia impraticabile...costi altissimi per avere dati minimamente attendibili! a questo punto ? meglio comprarsi un bel software CFD (fluidodinamica computazionale) e simulare al computer tutte le varie opzioni...si risparmia tempo e soldi... cmq ? ovvio che una galleria del vento (se perfettamente calibrata) pu? ottimizzare di quel 2%-3% le prestazioni rispetto ad un CFD...infatti in F1, alla base del progetto, tutto si prova con il CFD, solo le cose che hanno funzionato al meglio con tale tecnologia vengono esportate in galleria del vento per migliorarle di qualche punto percentuale, ma ci vogliono giorni e giorni lavorando 24 ore al giorno.... ora, ne vale la pena, nel nostro caso, migliorare le prestazioni di una carrozzeria (ad esempio) di un 2-3% rispetto ci? che potrebbe gi? fare un CFD?? e soprattutto per migliorarne le prestazioni di qualche punto percentuale vale la pena poi lavorarci su un centinaio di ore?? (ovviamente un miglioramento del 2-3% si ottiene solo se la galleria ? perfettamente calibrata e la strumentazione connessa ? di altissimo livello....centinaia di migliaia di euro...). Tuttavia credo che il margine di miglioramento dei nostri automodelli sotto il profilo dell'efficienza aerodinamica si abbastanza alto....quindi se qualcuno incominciasse veramente a fare studi approfonditi e analisi CFD "serie" credo che nel giro di poco tempo si potrebbe migliorare tantissimo sia la penetrazione aerodinamica che il carico...
  11. io personalmente porto il cielo del pistone a coincidere con il bordo superiore della luce cui voglio misurare la fasatura, dopodich? azzero il goniometro in questa posizione, faccio scendere il pistone al PMI e lo faccio risalire fino al bordo superiore della luce....il valore in gradi che andrete a leggere sul goniometro sar? l'effettiva durata in gradi dell'apertura della luce! altro modo ? quello di partire dal PMI ed arrivare al bordo superiore della luce e poi raddoppiare il valore che si legge sul goniometro.... Avvertenza: non sempre il PMI coincide con il bordo inferiore della luce di cui vogliamo misurare la fasatura...generalmente per le luci d'aspirazione il bordo inferiore coincide perfettamente con la corona del pistone quando esso ? al PMI, o addirittura ? la luce stessa ad essere "comandata" dalla corona del pistone (si vede soprattutto nella luce opposta allo scarico sui 2.1 cc....tale conformazione serve per sfruttare al meglio l'effetto coanda...) quindi non si ha nessun problema ad usare il PMI come punto di "simmetria" per il calcolo della fasatura....A volte per? pu? succedere che il PMI non coincida perfettamente con il bordo inferiore della luce, ma ci sia uno scarto di qualche decimo di mm (ci? capita molto spesso con le luci di scarico che hanno bordo inferiore qualche decimo pi? in su del cielo del pistone quando esso ? al PMI)....ci? pu? provocare un errore in eccesso nella misurazione della fasatura...(in alcuni motori se lo scarto tra PMI e bordo inferiore non viene considerato si pu? arrivare anche a 6?-7? di errore! E' ovvio che se si dovesse verificare questa seconda situazione il riferimento ? il bordo inferiore della luce e non il PMI! ....spero di essermi spiegato...
  12. MRX88

    DIMENTICATOIO

    Che dire, grazie 1000 Egidio per gli Auguri! Evidentemente per molti sono caduto nel dimenticatoio perch? non mi faccio pi? sentire da quest parti molto spesso (universit? e progetti in corso...), ma fortunatamente non per tutti!!! Grazie ancora Eg?, .
  13. Come ha detto STE-GPS l'anodizzazione dura non pu? modificare in alcun modo la resistenza a fatica di un metallo. Se si da un'occhiata alla curva di Wohler si pu? notare un calo molto brusco della curva fino ad un certo tot. di cicli, mentre in seguito, dopo aver raggiunto questo numero di cicli la curva non ha pi? un andamento strettamente decrescente, ma si "appiattisce" diventando via via una retta...questo significa che da quel punto in poi la resistenza a fatica dell'oggetto in questione sar? "infinita" se quell'oggetto sino a quel momento ha resistito senza problemi (limite fatica). Ovvero con il passare del numero di cicli il carico di rottura dell'oggetto ? diminuito rapidamente, fino ad un certo punto in cui si "assesta" e non diminuisce pi?, rendendo teoricamente infinita la resistenza di tale oggetto anche ad un numero altissimo di cicli. Il fatto ? che questo andamento della curva vale solo per alcuni metalli (es. acciai), mentre per l'alluminio sembra che ci? non sia valido poich? con l'aumentare dei cicli la curva continua sempre a decrescere portando il materiale ad un cedimento strutturale... L'unica maniera di limitare questo fenomeno ? rifinire il materiale evitando spigoli nei quali si creano tensioni e quindi cricche o compattare il materiale in superficie.... Il trattamento che effettuiamo sulle bielle WP prolunga la resistenza a fatica del 40%...
  14. Ormai ? da circa 1 anno e mezzo che utilizziamo questo trattamento sui nostri motori preparati...noi, come wp, lo utilizziamo solamente sull'albero motore. Il motivo per cui lo utilizziamo solamente su questo pezzo del motore ? abbastanza semplice: il DLC non pu? essere eseguito sull'alluminio o sue leghe (salvo alcuni casi particolari ma che richiedono comunque una preparazione del particolare abbastanza costosa e non sempre fattibile...), inoltre la rugosit? limite per l'applicazione di tale trattamento con successo ? 0.1 Ra. e non tutti gli alberi dei micromotori hanno una finitura superficiale cos? spinta. Si rende quindi necessario eseguire una preventiva lucidatura molto particolare sui pezzi da trattare (noi abbiamo riscontrato in accordo con l'azienda che ci applica il DLC un valore di rugosit? ottimale di 0.01 Ra per tale applicazione.....quindi una rugosit? di ben 10 volte minore rispetto quella "standard") che per motivi tecnici si pu? effettuare solo sugli alberi motore, poich? la macchina che esegue questa particolare lucidatura non saprebbe come fissare gli spinotti visto che non hanno foro passante... Inoltre la lucidatura ? necessaria per recuperare quei 6 micron circa che si avrebbero come aumento del diametro con il trattamento... Ora, un secondo problema ? che il DLC non si pu? fare su particolari che presentano 2 materiali distinti (per es. biella con bronzine o cilindro che ha un rivestimento al cromo) poich? la macchina che lo esegue deve essere tarata su un materiale ben definito.... Quindi in definitiva l'unico particolare sul quale si pu? eseguire il trattamento ? l'albero motore...le piste delle sfere sono calibrate al micron con i corpi volventi, percui non ? assolutamente fattibile il tutto...altrimenti bisognerebbe comprare sfere con diametri differenti ma che richiedono cmq micrometri digitali molto precisi per poterle abbinare con le ralle dei cuscinetti. Nel caso volessi cmq proseguire per questa strada ti raccomando di far eseguire una lucidatura mirata dei particolari, solo il trattamento senza pre-lucidatura ? a mio parere inutilie...
  15. MRX88

    Auguri Poffarbacco !!!

    Auguri!
  16. MRX88

    Cuscinetti NT1

    penso sia la svizzera WIB
  17. Ringrazio Federico (federico1970) per questo intervento, che rende merito allo sforzo che stiamo portando avanti per migliorare giorno dopo giorno i nostri motori! Comunque ? giusto dare a Cesare quel che ? di Cesare e quindi va detto che i motori e le idee non sono solo miei frutti, ma anche di Carlo Cardinale (carletto)!!! Inoltre, grazie a bandit400, ora la WP sar? in grado di accelerare notevolmente il processo di sviluppo dei motori e garantire prodotti ancor pi? performanti grazie alla costruzione e al continuo sviluppo di un banco prova appositamente ideato per questo scopo.
  18. MRX88

    MRX4X

    [quote name='RCTEAM' post='609316' date='Aug 22 2007, 12:16 PM']Ciao Nicol?, sai se e dove lo vendono in Italia. Ciao Luigi[/quote] no, non lo so...per? secondo me vai sul sicuro se senti solaroli, oscar model o schepis...
  19. MRX88

    MRX4X

    E' in pratica la MRX4R con le modifiche apportate da Solaroli....
  20. [quote name='pap' post='599773' date='Jul 27 2007, 11:24 AM'][quote name='MRX88' post='599664' date='Jul 27 2007, 12:01 AM']quoto poffa!! meglio usare cuscinetti in acciaio economici e cambiarli ogni 2 uscite piuttosto che prendere dei cuscinetti in ceramica costosissimi...un kit decente sta intorno ai 100?... infatti con cuscinetti in acciaio economici mi posso permettere il lusso di farli girare quasi a secco, tanto con quello che costano li posso cambiare quando ne ho voglia e solo in questo modo ho la macchina super scorrevole! personalmente un kit di cuscinetti in ceramica lo farei sempre girare abbondantemente lubrificato , ma cos? facendo perdo in prestazioni....certo, sono pi? longevi, ma alla fine le prestazioni sono l'unica cosa che mi interessa![/quote] Guarda che devi lubrificare anche quelli in acciaio, non con grasso, ma con apposito olio. Dopo ogni gara ? bene smontare i cuscinetti ( tutti ) togliere gli schermi e metterli a bagno con trielina o benzina. Vedrai quanta porcheria troverai sul fondo !!! Molti usano la vaschetta ad ultrasuoni per gioiellieri, ma andiamo sul sofisticato. Poi prendi i cuscinetti, li asciughi, li soffi con aria compressa e li lubrifichi con una goccia di oilo molto fluido, vedrai che scorrono da Dio e durano un'enormit? sia che siano in acciaio che in ceramica !!!! Salutoni [/quote] ma ? appunto qui il bello! quelli in acciaio economici, visto che costano 2 soldi, l'unico lubrificante che vedono ? il Wurth sgrassatore per freni e, per far si che non grippino durante la giornata di corse appena un p? di wd40....lo spruzzo e poi li soffio con il compressore per togliere quello in eccesso! durano pochissimo cos?, ti do ragione, infatti li cambio tutti dopo 2 uscite al massimo, ma la scorrevolezza ? senza paragoni!!! quelli in ceramica invece non oserei mai maltrattarli a questa maniera, quinidi mettendoci l'olio apposito e in abbondanza non raggiungono questa scorrevolezza!
  21. quoto poffa!! meglio usare cuscinetti in acciaio economici e cambiarli ogni 2 uscite piuttosto che prendere dei cuscinetti in ceramica costosissimi...un kit decente sta intorno ai 100?... infatti con cuscinetti in acciaio economici mi posso permettere il lusso di farli girare quasi a secco, tanto con quello che costano li posso cambiare quando ne ho voglia e solo in questo modo ho la macchina super scorrevole! personalmente un kit di cuscinetti in ceramica lo farei sempre girare abbondantemente lubrificato , ma cos? facendo perdo in prestazioni....certo, sono pi? longevi, ma alla fine le prestazioni sono l'unica cosa che mi interessa!
  22. [quote name='joy93' post='587491' date='Jul 2 2007, 07:01 PM']a me "qualcuno" aveva promesso che me lo faceva provare.............................[/quote]
  23. il titanio sicuramente potr? dare vantaggi in termini di peso, ma in quanto a resistenza rispetto l'acciaio che ha subito trattamenti termici e che viene utilizzato per bicchierini e omocinetici nei nostri automodelli non c'? paragone. prima di tutto bisogna vedere se ? titanio o lega di titanio...e che una grandissima differenza, perch? il titanio puro ha una resistenza bassisima...se ? una lega di titanio deve essere la Gr.5...tutte le altre per questo utilizzo non sono indicate, o perlomeno non danno risultati eguali alla gr.5 in termina di resistenza! anche se fosse gr.5 non vi ? cmq alcun trattamento di indurimento supplementare, ma questo non perch? sia impossibile farlo, ma perch? si tratta di trattamenti sviluppati negli ultimi anni per il settore f1 e motorsport ad altissimi livelli, quindi di costo totalmente inaccessibile per un prodotto di serie... mah....titanio 64 poi che vuole dire?? ...nelle tabelle le leghe di titanio si indicano gr.1, gr.2......ecc....fino a gr.9 (se mi ricordo bene) l'unica cosa a cui mi fa pensare il titanio 64 ? la lega di titanio Ti6AlV4 (che nella nomenclatura tradizionale ? la gr.5)
  24. in teoria si, si pu? fare, ma solo su alberi nuovi...su quelli usati non ? consigliabile... cmq fare un singolo albero te lo sconsiglio, sarebbe molto costoso...
  25. considerando che gli accoppiamenti novarossi sono molto stretti probabilmente anche dopo 2 litri non ? al top (ma ? una supposizione!), forse ci vuole ancora 1/2 litro per "scioglierlo" bene...cmq 120? ti ripeto che con una temp. esterna di circa 30?, come dice anche carlo, non sono esagerati...non bisogna fare il paragone con i 3.5, perch? i 2.1 viaggiano a temperature pi? alte.... tutto dipende anche dal termometro come giustamente dice carletto....alcuni termometri ho notato che sbagliano di circa 5?-7? da quelli migliori, noi usiamo l'Exergen DX501 e le temperature cui faccio riferimento sono state prese con questo termometro.
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