dancatth Inviato: 9 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 9 Gennaio 2009 SENZA PAROLE........ VITO ....Sono SICURO che i Tuoi Figli Siano CONSAPEVOLI del Fatto che ..TU SEI il PU' BEL REGALO che DIO gli Potesse FARE!.........son qui a Casa...Con Mia Moglie che mi guarda ALLIBITA!.....NON ? facile farmi Commuovere...ma TU ci sei RIUSCITO!........Sono le 14:15, far poche Ore...CORRERO' all ASILO a prendere il MIO ALEX .....Il PRIMO ABBRACCIO, IL PRIMO...BACIO LI DEDICHERO' a TE!... Un' ABBRACCIO FORTISSIMO! Danilo Citare
Vito Pietroforte Inviato: 10 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato: 10 Gennaio 2009 [quote name='dancatth' post='919970' date='Jan 9 2009, 02:17 PM'] SENZA PAROLE........ VITO ....Sono SICURO che i Tuoi Figli Siano CONSAPEVOLI del Fatto che ..TU SEI il PU' BEL REGALO che DIO gli Potesse FARE!.........son qui a Casa...Con Mia Moglie che mi guarda ALLIBITA!.....NON ? facile farmi Commuovere...ma TU ci sei RIUSCITO!........Sono le 14:15, far poche Ore...CORRERO' all ASILO a prendere il MIO ALEX .....Il PRIMO ABBRACCIO, IL PRIMO...BACIO LI DEDICHERO' a TE!... Un' ABBRACCIO FORTISSIMO! Danilo[/quote] Grazie....? il pi? bel regalo di Natale che potessi ricevere.Sapere di averti toccato il cuore mi d? una sensazione bellissima....so che ad alcuni i sentimenti fanno ridere ma secondo me aiutano tanto nei rapporti di famiglia e con chi ci circonda. Caro Danilo,vedrai.....quando il tuo Alex crescer? ti mancheranno tantissimo quei momenti in cui cercava solo te per poter giocare.....allora ricordereai le lotte nel lettone, le volte in cui ti sei divertito a fargli il solletico per vederlo ridere....il asorriso che faceva quando vedeva che eri andato a prenderlo all'asilo,.......ricorderai il suo sguardo che ti cerca tra gli altri genitori ed il suo sorriso accendersi quando ti avr? scorto....saranno attimi che non si possono pi? rivevere.Ecco perch? ti consiglio di viverli intensamente..... Sai io sono felice di condividere il mio hobby con i miei figli perch? cos? staimo sempre insieme anche ora che lui ha 21 anni posso giocare con lui.....sono davvero fortunato! Citare
hobbymodelrc.com Inviato: 10 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 10 Gennaio 2009 Che dire ragazzi, dopo tanti posto di ME RDA e denigratori verso tutti e tutto finalmente un post come si deve dove finalmente si legge di un UOMO che ha fatto della sua vera passione un lavoro, quando ho letto della storia del parto di sua moglie, Vito io per ora le do del Lei, sono rabbrividito pensando alla mia giornata passata in ospedale accanto a mia moglie e aspettando che la mia fantastica Noemi uscisse, anche x noi le cose non erano andate molto bene non come Lei ma quasi, dopo 9 ore non ne voleva sapere di uscire e dopo 2 gel dilatanti con tanti dolori e sforzi della mia amata non c'? stato niente da fare, alla nona ora si ? deciso di tutta urgenza di intervenire con cesario perch? i battiti della piccola e di mia moglie ormai erano allo stremo, la dottoressa mi guarda e mi dice esca subito che interveniamo, nell'uscire i miei occhi erano fissi su quelli di mia moglie luccicanti e io mi son sentito malissimo, impotente, una formica...dopo mezzora passata a camminare super nervosamente nel corridoio da SOLO, finalmente mi chiamano, venga signor Bettinelli con aria seria, pensavo il peggio, invece varco una soglia e mi trovo davanti mia FIGLIA!!! Era gi? molto bella, il viso rilassato, difatti non mi sembrava vero perch? di solito sono tutti brutti quando escono, allora la dottoressa mi dice che quando vengono fuori dal cesario non sforzano e rimangono belli, poi mi riprendo e chiedo di mia moglie ma subito mi rassicura dicendomi che sta bene ed ? sorridente...sentivo praticamente le gambe cedere dall'emozione, ? indescrivibile!! Cmq complimenti x questa storia e dedica, aspetto di vedere il 14 quando le far? leggere questo post...tantissimi saluti da Ivan Bettinelli, tra l'altro suo ex cliente di un po di anni fa quando avevo la Mrx3!! Citare
Vito Pietroforte Inviato: 13 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato: 13 Gennaio 2009 Grazie Ivan.....tu mi capisci ancor di pi? ecco perch? chiedo ai figli di rispettare i genitori e agli amici di rispettare ed amare le mogli......? il minimo che si possa fare Citare
Vito Pietroforte Inviato: 13 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato: 13 Gennaio 2009 Finalmente mancano poche ore al tuo compleanno caro Antonio...non vedo l'ora di darti il mio regalo...che non ? nulla in confronto a quello che ti ha fatto tua madre donandoti prima la vita e poi tutto il suo amore. Ti allego il racconto tutto intero per facilitarti la lettura......goditelo.Tanti auguri dal tuo pap?. Ti voglio bene Acquaviva,13 gennaio 1988, Ospedale di Acquaviva delle fonti ore 23,45: Fa freddo,seduto su quella sedia in plastica sul pianerottolo antistante il reparto di ostetricia il mio cappotto non riesce a scaldarmi.Ho smesso di fumare appena ho saputo che sarei diventato pap?....non ricomincer? stasera!Ma come mai sono 4 ore che Rosa e in sala travaglio e non ? ancora nato....o nata....E' il nostro primo figlio e non abbiamo voluto conoscere il suo sesso....Nessuno dei due ha preferenze o almeno non lo dice apertamente. Se dovesse essere una femminuccia sar? la cocca di pap?. Se dovesse essere maschietto lo porter? in pista con me.Ne far? un grande modellista. Sono preoccupato.Nel reparto c'? un silenzio innaturale.Ogni tanto si sente un vagito, salto in piedi ma ? solo un neonato che ha fame.Ora per? si sentono passi concitati, sento chiamare il medico e sento le voci delle infermiere...sono le 2 del mattino quando vengo atterrito da un urlo....era mia moglie. Silenzio. Passi. Paura. Mio fratello dieci anni pi? piccolo di me mi fa compagnia e cerca di distrarmi invitandomi ad una partita a scopa. Sono sicuro che tra se stesso star? pensando di non avere mai figli. Sento la vetrata aprirsi, ? un infermiera, mi dice che ci sono dei problemi, il neonato non riesce ad attraversare il bacino, ? troppo tardi per il cesareo lo stanno estraendo con la ventosa. Io non capisco nulla di ci? che mi dice. Il freddo si ? fatto pi? intenso sento le ginocchia tremare mi sento impotente mi sento perso...abbiamo fatto tutto ci? che c'era da fare, tutte le visite....sento il pianto di mia moglie e i lamenti sembrano unghie che mi trafiggono la carne. Ora per? sento anche il suo pianto...? nato ma non penso a lui. Penso a mia moglie, voglio vederla . Mi permettono di entrare un attimo in reparto ecco che la trasportano in barella nella stanza....piange! E' sotto shock ed io altrettanto! Il dottore mi spiega che sono riusciti a estrarre il neonato con l'ausilio di una ventosa attaccata al cranio, ma per fare questa operazione avevano dovuto lacerare la mia giovanissima moglie suturandola con oltre venti punti. Un dolore lancinante senza anestesia. Cosa deve subire una donna per darci un figlio.......non ? giusto, non avrei voluto, sono mortificato. Ho capito di avere avuto un maschietto ma non so se ? sano. Sono tutt'altro che felice in questo momento. Avrei voglia di abbracciare solo mia moglie, tranquillizzarla, accarezzarla ma....mi chiedono di lasciare il reparto. Prego venga a vedere suo figlio....? maschio s??.....L'infermiera mi trascina verso il nido mentre il mio cervello rimane in pausa sul fotogramma del volto sofferente di Rosa. E' un angelo mia moglie...ha solo 23 anni, non ? molto alta, poco pi? di un metro e cinquanta ma ? dolcissima. Ha due occhi stupendi...? tenerissima ed ora ha sofferto cos? tanto. Avrei voluto trasferire il suo dolore su di me....posso solo pregare...e lo faccio! La tendina del nido si apre e si scorgono tre neonati. Speriamo non sia quello.....mamma mia quant'? brutto...il mio pensiero viene interrotto dal dito dell'infermiera che con un finto sorriso mi indica proprio lui. Testa ovale, tutta livida di ematoma causata dalla ventosa. La deformazione del cranio lo rende simile ad un mongolo.....non sar? normale...ed ora? Ecco perch? Rosa piangeva..... La mattina ? ormai arrivata devo telefonare a tutti come programmato per avvisare del lieto evento.....ma cosa dico? Che Rosa sta male ed il bimbo non sappiamo se ? normale? Torno in ospedale. Con il cuore in tumulto mi avvicino al medico. Dottore come stanno? farfuglio come se le labbra fossero attaccate. Lui mi sorride e mi dice che il bimbo ? sano e sta bene....risponde ai riflessi e l'ematoma si riassorbir? in pochi giorni.....sento il sangue riaffluire al resto del corpo.....come una vampata. Come se il cuore avesse ripreso a battere dopo una lunga pausa.....e mia moglie? Sua moglie dimenticher? il dolore?vedr?! Se tutte le donne ricordassero il dolore del parto non farebbero mai un secondo figlio. Il dottore ride?ed io non vedo l?ora di correre in reparto. Gli orari di visita sono ferrei soprattutto in questo reparto e non posso comunicare con mia moglie. Nel 1988 i telefonini non esistevano?..sembrer? strano per i pi? giovani lettori ma tutto ci? che oggi ci appare normale, scontato?..una volta,?..neanche tanto tempo fa, non esisteva. Finalmente le 11?dietro quel vetro guardo la sedia ed il pianerottolo che mi hanno ospitato nella notte?non vedo l?ora di attraversare l?ingresso voglio vedere Rosa. Che notte terribile?.due ore a casa a cercare di dormire in quell?appartamento che senza dilei mi fa quasi paura. Prima, seconda, ecco, terza stanza a sinistra, lei e bianchissima, appena mi vede torna a piangere e mi spezza il cuore?.il bambino non c?? e la culla vuota mi fa passare tante cose per la testa?.mia suocera capisce e mi avvisa che il bambino lo avrebbero portato da un momento all?altro. Mi moglie non ci crede. Crede che sia morto e singhiozza. Gli assicuro che il bimbo sta bene ma non mi crede. Vado dall?ostetrica e gli chiedo perch? non avessero dato il bimbo a mia moglie. Lei con un sorriso dolcissimo mi spiega che avevano dovuto tenerlo qualche ora in osservazione per essere certi che non avesse subito traumi. Mi mostra quello che aveva in braccio?pensavo fossero degli asciugamano invece era proprio mio figlio?.lo stava portando nella culletta accanto a mia moglie. Finalmente lo vede e il suo volto si illumina.Ventitre anni?.? poco pi? di una bambina! Come ha fatto tante volte nei suoi pensieri lo avvicina subito al seno, quasi fosse un bambolotto?.ma mio figlio non sugge! Mia moglie guarda l?ostetrica smarrita?.lei con con un sorriso disarmante accarezza sotto l?orecchio il piccolo e magicamente comincia a succhiare?.cosa ? la vita! Quante emozioni. Mentre osservo la tenerezza di quel gesto penso a mia madre.Sola ora capisco cosa ? la mamma e quanto sono stato ingiusto quando le ho fatto dei torti?..la mamma da la vita?.rischiando la sua! Mi interrompe l?infermiera caposala dicendomi chedevo andare all?ufficio anagrafe a denunciare la nascita di nostro figlio?..gi?! Nostro figlio?! Mi accorgo di non averlo ancora visto bene, di non averlo ancora toccato?.d?altronde ho timore di romperlo?.? troppo piccolo?.e se mi dovesse cadere? No non lo tocco?.almeno per adesso. D?accordo con mia moglie lo chiameremo Antonio. E il nome del mio pap? che ho perso quando avevo dieci anni?..Era un grand?uomo e mio figlio sar? felice di portare quel nome. Mia madre rimasta vedova a soli trenta anni vedr? in suo nipote l?amore della sua vita. Aveva solo trent?anni mia mamma, un figlio di dieci anni, uno di pochi mesi quando il suo amore vol? in cielo. La scomparsa di mio padre fu uno shock terribile.Abitavamo a Modena e la mamma non lavorava?.fummo costretti a tornare qui ad Acquaviva dove vivevano i nonni? non ? stato facile, sembrava di vivere in un altro mondo. Tutto si supera quando si ha qualcuno che ti sorregge e ti da amore e forza ma senza il perno della famiglia, senza un genitore , ogni ostacolo appare insormontabile. Grazie a mia madre che cominci? a fare i lavori pi? umili pur di assicurarci di cosa vivere sono riuscito ad attraversare la mia infanzia ed a crescere sano di fisico e di principi confidando sempre nel Signore. Pap? da lass? pi? volte mi ha fatto capire di essermi vicino e mi ha guidato ma mi mancava e mi manca troppo anche oggi che ho quarantacinque anni e che mentre scrivo non riesco a trattenere le lacrime. Mio padre sarebbe felice di avere un nipote.Era un maresciallo dell?esercito ed avrebbe voluto il ?maschio? con il suo nome. Gli avrebbe raccontato le storielle che raccontava a me, lo avrebbe coccolato nel lettone la domenica mattina come faceva con me, mentre dalla cucina giungeva quel magnifico profumo di sugo. Tre giorni solo a casa ..mia moglie ed Antonio in ospedale.Quanto ? piccolo in quella culla?.che dita piccole. L?ematoma in testa si sta riassorbendo. Lo guardo bene ?non ha un capello?sembra fragilissimo, un rigurgito mi fa dimenticare la paura e in un attimo lo sollevo e gli permetto di respirare.L?hopreso in braccio! Ci sono riuscito?non era difficile. Mi guarda con uno sguardo che sembra dirmi:- grazie pap?.- Non ho il coraggio di baciarlo, non vorrei dargli dei germi??Sono pap? ho solo 23 anni sono un supplente e non ho la certezza del lavoro ma ora devo essere forte perch? ho dei doveri verso mio Figlio, mia Moglie??.sono pap?! ???..Pap?! 19 gennaio1988 ore 11,30.Non fa pi? cos? freddo penso mentre con mia moglie e NOSTRO FIGLIO entriamo nel atrio del palazzo.Ho l?impressione di mancare da casa da una settimana, anche la cucina appare insolitamente luminosa.Il lettino lo abbiamo sistemato accanto al letto matrimoniale?sembra enorme con quel piccolino. Anche la tutina sembra enorme.Mia moglie ha uno sguardo diverso da quando ? mamma?sembra molto pi? tenera,soprattutto quando guarda Antonio ed un pochino mi sento geloso.Voglio anche io le coccole! (Saro normale?)? Mi accorgo di passare orea guardarlo ma lui per dispetto dorme sempre e dimostra dai primi giorni di gradire molto di pi? stare in braccio alla mamma.Nel primo pomeriggio arrivano i parenti..vorrei che non lo toccasse nessuno ma devo fare buon viso a cattivo gioco lui appare non gradire tutta quella confusione e fa i capricci. Per fortuna dimostrer? nei giorni a seguire di essere un angelo. Non da alcun fastidio vuol solo mangiare in continuazione ma secondo me lo fa perch? gli piace il contatto con la mamma. Il primo anno di vita vola via con me che mi sono allontanato un pochino dalle gare per poter stare un pochino di pi? con lui. Non vedevo l?ora di tornare a casa per poterlo abbracciare.La domenica lo tenevamo tra di noi e ci divertivamo a fargli fare le facce buffe, a farlo ridere.Che emozione il primo ma-ma , e poi pappa (non pap?) e quindi i primi gesti:dov?? la luce? E lui con il ditino all?ins? e noi che applaudivamo. Dov?? la nonna? E cos? via. Poi i primi esperimenti: La carrozzina trainata dal mio fuoristrada elettrico per la piazzetta e lui che indicava e diceva brum-brum. Non aveva ancora un anno e con me la domenica guardava il GP di F1 e diceva Feiaii, Feiaii facendomi gonfiare d?orgoglio come un pavone. Quante gioie ma anche paure.Lo sforzo fatto alla nascita aveva provocato due ernie di cui nessuno si era accorto ed ora a soli undici mesi lo devevo fare operare d?urgenza. Che male ti ho fatto? Chiedevo a Dio pensando alla amara prova che mi attendeva?..In ospedale conobbi altri bambini altre famiglie con problemi ancora pi? gravi ma non riuscivo a darmi pace. Ricordo ancora quando in barella lo portarono in sala operatoria.Su quel lettino sembrava pi? piccolo di quanto era e mi chiamava?Pap????Non potevo andare con lui. Furono le due ore pi? lunghe della mia vita. Seppur sapessi che era un intervento da nulla come facevo a stare calmo pensando che stavano tagliando le carni del mio bambino di undici mesi.Lo stomaco era in fiamme. Dovevo per? dimostrarmi calmo e padrone di me per dare fiducia a mia moglie. Ecco un momento in cui avrei avuto bisogno della spalla di mio padre su cui piangere.Avrei voluto che lui mi accarezzasse la nuca come faceva quando ero piccino e volevo essere incoraggiato.Ma lui non c?era e non c?era neanche mia madre forse vinta dalla paura. Non c?erano neanche i miei suoceri?forse per lo stesso motivo. C?era solo un amico, Enzo a farmi coraggio. Per fortuna c?era almeno lui! Potevo solo pregare. -Dio mio fai soffrire me, non mio figlio.- pensavo .Chiss? quante volte avr? detto lo stesso il mio pap? o la mia mamma quando da piccolo soffrivo per qualcosa. Ora soltanto mi rendo conto di quanto amore mi hanno dato i miei genitori, ora soltanto capisco il valore dei loro gesti, dei loro pensieri. Vorrei tornare indietro nel tempo e potermi comportare sempre da figlio modello. Il chirurgo esce dall?ascensore proveniente dalle sale operatorie che sono un piano pi? in basso. E? serenissimo, Viene incontro alle famiglie in attesa, ha operato tre bambini tutti di ernia. Ci rassicura ci da le indicazioni per il trattamento della ferita e ci comunica che avrebbe trattenuto i bambini ancora un paio di giorni in ospedale. Mia moglie sembra meno spaventata di me, pi? serena. Secondo me le donne sono superiori a noi maschi?noi siamo pi? apparenza, loro sono sostanza. Eccolo, dorme. Nella barella spunta la sua manina che stringe ancora il modellino di Ferrari testarossa che ha voluto con s?. Per tutti i giorni del ricovero non l?ha mai lasciata. Gli ho comprato tanti giocattoli ma lui quel modellino 1:43 da 1500 lire non lo lascia di mano. Il sudore e l?utilizzo faranno venire addirittura via la vernice dalla carrozzeria ma ? sempre li con s?. Non posso dimenticarlo. Si torna a casa e sembra di rivivere i momenti in cui per la prima volta lo portammo nel nostro appartamento. Occorrer? stare attenti, non farlo piangere, non farlo sforzare perch? tra tre mesi deve essere nuovamente operato per l?ernia dell?altro lato. Dio ci ha aiutato e dandoci il coraggio di riuscire a curare quella ferita, ci ha sorretto quando eravamo preoccupati ?poi i sorrisi di Antonio hanno fatto il resto. Anche il secondo intervento and? bene, eravamo pi? preparati. Antonio intanto , viziato un pochino quando non potevamo farlo piangere, era diventato un monellaccio che tirava i capelli a chiunque all?improvviso. La sua grande passione?Ma guarda un po?! Macchine ed aerei! Mia moglie non ? soltanto bellissima, non ? soltanto affettuosa, ? anche tanto comprensiva. Io lavoravo a scuola, il pomeriggio tenevo Antonio finch? non rincasava lei che lavorava dal mattino fino alle 6 e 30 del pomeriggio. Un bacino ed io andavo a fare il rappresentante. Dovevamo, anzi volevamo comprare una casetta tutta per noi. Ne avevamo trovata una vecchia nel centro storico, da ristrutturare. Ne avremmo fatto il nostro nido, il nostro castello. La domenica lei accudiva Antonio e rassettava la casa ed io andavo in pista a volare con il mio aeromodello oppure, se c?era gara, andavo con la mia Associated 1:12 di seconda mano in quel posto che noi chiamavamo pista: un piazzale parcheggio con una pista disegnata per terra. Non c?era nulla!ne banchi, ne palco tanto meno bagni o cronometraggio: un parcheggio e tanta voglia di divertirsi. Mai Rosa mi ha fatto problemi per il modellismo, mai! Era sempre pronta a regalarmi, secondo le nostre possibilit?, qualcosa per il mio hobby, ogni volta che tornavo a casa mi chiedeva come fosse andata ed era felice per me. Che donna meravigliosa! In quell?inverno trovammo la disponibilit? di una palestra e con i ragazzi andavamo ogni sabato a montare la moquette per girare il sabato. Domenica gareggiavamo e poi via a smontare la pista. Il nostro cronometraggio erano mogli e fidanzate. Non dimenticher? mai un fotogramma impresso nella mia mente:Rosa che allattava Antonio e con la mano libera segnava a mano i giri! Rosa l?ho conosciuta che aveva 12 anni e faceva la seconda media?.stiamo insieme da allora. Facile crederci con una donna cos? vero? Spuntavano finalmente i capelli ad Antonio; colore oro. La gente mi criticava dicendo che io opprimevo mio figlio imponendogli di giocare con ci? che piaceva a me. Divorato dal dubbio non gli ho mai acquistato una macchinina telecomandata (e neanche un arma giocattolo).Rimanevano costruzioni, macchinine, soldatini. Lui per? voleva stare in laboratorio con me. Passava le ore a guardarmi mentre pulivo il modello, mentre rifacevo gli ammortizzatori, mentre revisionavo un motore. Voleva partecipare ma fino all?et? di 5 anni gli lo ho impedito.Ho provato invece a regalargli un organo per vedere se gli piacesse la musica. L?ho mandato a giocare a calcetto in una squadra di bambini, finch? una sera lui mi disse: pap? perch? non posso giocare con te? Mi faresti provare a guidare una macchinina vecchia?Lo abbracciai forte forte e capii che ero stato sciocco a non averlo coinvolto da prima. Nel frattempo avevo aperto con altri due soci un negozio di modellismo a Bari. Stavo molto meno tempo con mio figlio perch? rientravo a casa alle 9 di sera e molte volte lui gi? dormiva. Avevo conosciuto un modellista che diventer? un vero amico.Eustachio!Lui mi aiuta nelle decisioni come un fratello maggiore e mi aiuta a diventare bravo nell?aeromodellismo mettendo a mia disposizione tutta la sua esperienza e passione. Il negozio andava benissimo eravamo gli organizzatori del regionale Tamia e facevamo gare (nel 90) di oltre venti concorrenti con le Tamia FWD e con i formulini a trazione posteriore. Fu proprio con uno di questi che nel 93 a soli 5 anni Antonio, che non aveva mai toccato un radiocomando in vita sua, fu buttato in gara. Era un disastro, una mina vagante, ma senza che nessuno gli avesse detto nulla, riusciva a guidare il modello. Si faceva a gara a ?.non avere Antonio in batteria?perch? era un disastro. Molto dipendeva in verit? dal modello che gli avevo dato:era tutto rovinato e andava storto di suo, differenziale disastrato, batterie vecchie e nessuna manutenzione insomma quando provai a guidare io il suo modello mi resi conto che era inguidabile. Gli sistemai lo stesso catorcio e nel campionato 94 riusc? a battermi in una gara. Capii che potevo, dovevo aiutarlo ed appesi la radio al chiodo passandogli la mia macchina. Ora guidava molto meglio ed in una gara di Tamiya FWD colse la prima vittoria quando ancora non riusciva a vedere dal palco guida. Da allora ? sempre cresciuto dandomi tante soddisfazioni. In cambio io cessai di gareggiare?ogni anno partecipavo ai C.Italiani?ora dovevo concentrarmi su di lui:divenni il suo meccanico poi coadiuvato e quindi sostituito da un'altra persona che influenzer? in meglio la vita di Antonio:il suo amico di scuola Filippo Girardi. A tavola al sabato si parlava di olio per le sospensioni e di batterie ricaricabili. Mia moglie non si esprimeva ma ci guardava divertita. Nel 96 a dicembre per diversi motivi finisce il sodalizio con i miei soci e sono costretto a uscire da quel negozio cui ho sacrificato tutto me stesso. Il mio lavoro consiste nell?insegnare ai ragazzi dell?Istituto Superiore Chimico Biologico a fare le analisi Chimiche, microbiologiche e Cliniche. Rosa dimagrisce, ? sempre stanca?c?? qualcosa che non v?. Sospetto qualcosa e la costringo ad un accertamento qualche giorno prima di Natale. Scoprono che ha la glicemia altissima, ? alle soglie del coma diabetico.La ricoverano d?urgenza e la diagnosi ? di una malattia terribile:il diabete tipo I. E? condannata alla somministrazione di insulina mediante iniezione tre volte al giorno per tutta la vita! D?ora in avanti per evitare i danni collaterali del diabete dovr? condurre una vita con regole severissime. Lei , che ha una forza immensa ed un cuore grande, accetta la croce ma non finisce qui. Oltre alla rottura della societ? ed a questa grave notizia sopraggiunge il licenziamento. Lei non avrebbe potuto pi? mangiare il panino a ora di pranzo inoltre prima di mangiare doveva iniettarsi insulina quindi avrebbe potuto lavorare solo di mattina. L?azienda per cui lavorava non poteva permettersi di avere una ragioniera solo per mezza giornata in quanto il lavoro era tanto quindi non vi era margine di trattativa. O la salute o il lavoro. Non avevamo soldi. Avevamo comprato la casetta e l?avevamo ristrutturata alla meglio, in economia. Molti lavori li avevo fatti io senza spendere soldi: l?impianto elettrico, l?impianto d?allarme, quello citofonico, lavori di muratura e pitturazione. Vendemmo la sua Seat Marbella, con quei soldini pi? la sua liquidazione e qualcosina che avevano dato a me uscendo dalla societ?, aprimmo il nostro negozio di modellismo ad Acquaviva a 20 metri da casa mia e da quella dei miei suoceri. Saremmo stati cos? tutti insieme. Rosa avrebbe potuto continuare a lavorare per poter un domani aver diritto ad una pensione ed io sarei stato sempre con lei. Per farla partecipe nel negozio vendevamo anche articoli di bigiotteria e articoli da regalo. Prezzi bassi tanta cortesia, assistenza ed un sorriso per tutti. Le vendite andavano bene anche se il guadagno era poco. L?importante era stare insieme io lei ed Antonio. La mia vita in quel periodo si incrocia con un'altra persona grazie alla quale tante cose cambieranno: Claudia Draeger, che gi? conoscevo, diventa agente Kyosho per l?Italia. Nel 97 la kyosho veniva da un periodo in cui in Italia non vi era distribuzione.Dopo la fine dei rapporti della ditta giapponese con una grande ditta italiana la distribuzione kyosho era sparita. Chi aveva un modello Kyosho non aveva ricambi e bestemmiava in giapponese! A Claudia era stata affidata dall?importatore tedesco il compito di recuperare la situazione. Non ebbi esitazioni e, anche perch? Claudia mi era sempre stata simpatica, sposai il mio negozio a Kyosho. La scelta si rivel? azzeccata perch? il connubio funzion? molto bene e tuttora funziona dopo oltre dodici anni. I miei clienti mi hanno sempre voluto bene, hanno creduto nei prodotti che proponevo e quindi mi venivano a trovare e mi portavano nuovi clienti. Il giro cresceva ed Antonio diventava sempre pi? forte ed era bello vederlo con Filippo che lo seguiva con un grandissimo impegno. A loro modo volevano aiutarmi commercialmente dimostrando di andare forte con i nostri modelli. Inizia quindi la sua carriera da pilota?impegnato? e Filippo comincia la sua lunga serie di Campionati Italiani ed internazionali a fianco di Antonio. A otto anni partecip? al suo primo C.Italiano Kyosho a Roma con l?elettrico giungendo in finale, ci riusc? nuovamente a Riccione gareggiando con pollicioni del calibro di Romagnoli, Barbera etc. Ancora in finale a Curti questa volta con la scoppio dopo aver fatto segnare il secondo tempo. Intanto aveva vinto tante gare KWC della Puglia sia nella categoria elettrico che scoppio. Arriviamo al 2000 anno in cui Antonio (quasi dodici anni) vince la prima finale italiana Kyosho MiniZ e ritorno a gareggiare io riavvicinandomi ad un AMSCI trasformata dopo una rivoluzione. Da noi in Puglia c?? Teodoro Spagnolo e Mimmo Lacerignola. Con loro la Puglia vive un periodo splendido con tutto ci? che il modellista desiderava. Serenit?, ottima organizzazione, trasparenza e grande armonia. Cominciano ad apparire i notiziari che stampano loro stessi ed inviano ai soci. Mia moglie mi regala una splendida figlia:Silvia. Antonio corre con la sua Kyosho a strappo contro le Serpent ma si fa valore finendo secondo sia nel Campionato regionale AMSCI 2001 che nel 2002 e l?anno successivo ?.partecipa al suo primo italiano 1:10 e va in semifinale?.io intanto corro in rally game, i nuovi clienti hanno bisogno di vedermi in veste da pilota per rafforzare la mia figura. Vinco il regionale ma mi rendo conto che godo di pi? quando ? mio figlio in pista. Abbandono nuovamente le gare come pilota per limitarmi ad essere organizzatore e meccanico di mio figlio che comincio a trascurare dovendo fare il cronometraggio. FINE SESTA PUNTATA Antonio si affaccia al Rally e con il mio vecchio motore ed una Picco Integra nel 2002 vince il campionato Amsci rallygame grazie all?aiuto di una altra persona che nella nostra carriera lascer? il segno:Italo Strangis.Con la sua esperienza aiuter? Antonio a vincere il campionato F2 a 13 anni. Con la v-one R v? fortissimo e nel 2002 fa secondo nel C.Italiano stock UISP, terzo nel C.Italiano UISP open e quarto nel C.Italiano AMSCI a Battipaglia. Nel 2003, affascinato dal meraviglioso ambiente pista 1:8 gli prendo unaMRX3 e comincia a fare il C.R.AMSCI Puglia e Basilicata. Al primo anno finisce terzo mentre vince il C Regionale 1:10. Partecipiamo all?Italiano di Marigliano dove a sorpresa sfioramo la finale senior. Entusiasmati ma molto acerbi andiamo all?Europeo pista a Lostallo. Qu? Antonio conoscer? una persona che lo far? crescere tanto e che gli permetter? di fare una gara esaltante.Al termine delle qualifiche siamo nelle ultime posizioni. Il nostro motore fa pena, ? lo stesso con cui ha fatto cinque gare di regionale e l?italiano. Daniele Ielasi visto questo ragazzino ci offre di correre con un Nova M.Rossi che gli avanzava. Il modello non sembra pi? lo stesso con l?aiuto di Salemi capiamo come si fa la frizione Centax?..noi non immaginavamo che ci volesse quella cura, tutti quegli accorgimenti?.incredibile! Antonio vola.Dai 128? risale ai 64? Li passa e va ai 32? ed infine approda ai sedicesimi dove per? giunge 4?. L?anno successivo arriva secondo al C.Italiano AMSCI a Fiorano dove era stato in testa tutta la gara. Una toccata lo fa scoronare, rientra ai box, cambia corone e riparte giungendo secondo a 8 secondi dal primo. La soddisfazione pi? grande ? dovuta al fatto che tutto avviene sotto gli occhi di Daniele Ielasi che gli faceva da meccanico. Finale diretta a Milazzo, e terzo posto finale in classifica generale AMSCI condiviso con un altro ragazzino diventato suo amico:il grandissimo Alessio Mazzeo! L?anno successivo Antonio ? pilota expert e corre qualche campionato Italiano AMSCI sia in 1:8 che Touring. Centra diverse finali pur non vincendo mai. Daniele Ielasi lo fa correre con i suoi motori e grazie al grande aiuto suo e del suo formidabile pap? Antonio, cresce ancora e vince il regionale. Per fare esperienza partecipa all?Europeo B di Fiorano ed al Mondiale pista a Messina. Nel 2006-7 si prende un anno sabbatico deve conseguire il diploma di ragioneria. Nel frattempo mia figlia mi chiede un?automodello. Me lo aveva gi? chiesto quando aveva 5 anni ma la cosa non aveva avuto un grande seguito.Vuole un modello pista 1:8. Gli regalo una Protech RTR con carrozzeria Winx. Il 2007 ? un anno di grandi stravolgimenti per la nostra famiglia:Investo tutti i miei soldi e mi indebito fino al collo per mettere in cantiere un progetto che avevo da anni. Creare un parco divertimenti a tema modellistico Con la crescita Antonio mi aveva espresso il desiderio di lavorare in questo settore e con questo progetto avrei potuto fare lavorare anche il suo amico-meccanico Filippo e qualche altro modellista. Inoltre avrei dotato la mia cittadina di qualcosa di bello, speciale. Un luogo per dare interessi ai giovani che al mio paese non hanno neanche un cinema,?nulla! Compro un terreno di 20000mq e faccio un progetto per costruire un piccolo capannone con abitazione, officina per assistenza, riparazione ed elaborazione modelli, vendita ricambi e modelli con pista, 108 posti box coperti, 100 scoperti, zona tornitura, soffiagio e lavaggio, parcheggio auto, pista off road, pista monster truck, pista miniz, pista di pattinaggio, parco giochi per i piccoli, zona lettura, piscina per scafi, e un paio di baite in legno da utilizzare tipo bed and breakfast. Purtroppo il progetto per essere autorizzato deve essere ridimensionato ma alla fine tutto sembrava andare nel verso giusto quando un giorno faccio un errore gravissimo. Rassicurato a voce della certezza dell?ultimo visto, decido di asfaltare approfittando del grande caldo. E? un grave errore! Qualcuno sapendo che non avevo ancora materialmente l?ultimo permesso invia una denuncia con nome falso in procura ed al comune. FINE SETTIMA PUNTATA Sono costretto a distruggere tutto e ripristino i luoghi come era in origine per evitare sanzioni. Un danno incredibile che mi riduce sul lastrico e senza pista.Ero disperato ma grazie a Dio ho avuto attorno a me la famiglia e gli amici. Qui entra in scena un ex negoziante ex rivale commerciale che pur di salvarmi mi cede la sua pista gratis e mi aiuta materialmente:Giovanni Attollino. In lui scopro un amico che non pensavo di avere?? stata una bellissima sensazione. Tutti i clienti si stringono attorno a me e fanno quadrato. Mi proteggono. Grazie al loro aiuto riesco a tenere duro e continuo l?attivit? sull?altra pista. Intanto Silvia comincia a girare e partecipa alla sua prima gara andando a podio. Ricomincio l?iter burocratico per poter realizzare il mio sogno. Scopro che sono in tanti ad essermi vicini e ricevo segni di affetto ed amicizia da moltissimi modellisti. Non si tratta di parole ma di fatti concreti, mi aiutano fisicamente, lavorano, sudano per aiutarmi. E? vera amicizia. Ricevo solidariet? da tutti i piloti pi? forti conosciuti in pista, dai fornitori?.I miei amici mi chiedono di tenere duro, non posso deluderli. Antonio riprende a correre nel 2008 grazie ad un altro grande incontro: Fabio Domanin e Massimo Fantini della Sprint RC gli offrono di correre con la esordiente X-Ray NT1 motorizzata max. E? un occasione d?oro anche perch? Massimo ci fornisce anche i motori per l?1:8 dove corriamo con la vecchia evolva 2005. I risultati vengono: sedicesimi all?Europeo B in Francia 1:10 e settimi alla terza prova di C. Italiano AMSCI di Monopoli. Silvia non sta correndo perch? ha la prima comunione e la domenica mattina ha la messa. Si rifar? in seguito visto che ancora una volta Dio mi aiuta e mi viene concesso l?ultimo permesso per la realizzazione della pista. Ora si ricomincia da zero con fiducia, entusiasmo e con il calore degli amici. Gi? da alcuni anni Antonio gestisce il nostro negozio, tiene corsi di modellismo, aiuta i nuovi piloti e gi? sta contribuendo a scrivere il resto della nostra storia che non potr? che essere a lieto fine. Caro Antonio, questo racconto ? il mio regalo per i tuoi ventuno anni. Ho cercato di farti capire che la mia vita dal giorno in cui nascesti ? diventata tutta in funzione di te. Cercherai di comprendermi ma nonostante la tua buona volont? capirai solo quando a tua volta diverrai pap?. Sono certo di avercela messa tutta per trasmetterti ci? che di meglio avessi e sono davvero felice ed orgoglioso di avere un figlio come te cui non ho assolutamente nulla da rimproverare. Mi hai donato in questi anni gioie incredibili, tante soddisfazioni e per me sei stato sei e spero resterai un amico non solo un figlio. Finch? Dio mi dar? la forza sappi che avrai sempre una spalla cui poggiarti, potrai sempre contare sulla tua famiglia. Ho voluto trasmetterti con dovizia di particolari il sacrificio fatto da tua madre per darti la vita, rispettala sempre e vogliali sempre bene. Ti abbraccio forte forte come quando eri piccino e mi correvi incontro quando venivo a prenderti all?asilo. Sei la nostra vita sii sempre bravo, leale con tutti. Tuo padre Vito Pietroforte Citare
Vito Pietroforte Inviato: 14 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 oggi ? il 14 gennaio....finalmente puoi leggere il topic:Auguri Antonio Citare
fedo1980 Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 AUGURI ANTONIO.... ...penso che ogni figlio non possa volere un regalo migliore! >Un abbraccio Federico Citare
biemilio Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 Auguri sinceri da parte mia! Domenica se Giove PLUVIO ci lascia in pace, te li faccio di persona in pista!!! AUGURONI Emilio Citare
maffem Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 auuuuuuuuuggggggggguuuuuuuuuuuuuuuriiiiiiiiiiiiiiiiiii aahahahahahhah piacerebbe tanto anche a me un regalo cosi Citare
ANTHONYG4 Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 [color="#0000FF"][size=4][font="Comic Sans MS"][b]Auguri Antonio!!![/b][/font][/size][/color] Citare
e danger boy Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 auguri a te Antonio da raffaele e federico spagnulo un saluto anche a te Vito Citare
F1Tartle Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 Ciao Vito ho aspettato questo giorno per mettere la mia risposta, che vuole essere al tempo stesso anche l'augurio di buon compleanno ad Antonio. Io credo che Antonio sappia benissimo che razza di padre si ritrova a fianco, e non serve che glielo ricordi proprio io. Lo sapr? che sei ammalato cronico senza speranza di guarigione di altruismo e disponibilit?; lo sa che se oggi ha la passione per le ferrari e il modellismo in genere lo deve a te, e sapr? benissimo dove girare lo sguardo in qualsiasi momento gli servir? un aiuto. Ho conosciuto Antonio che era un ragazzetto con il radiocomando in mano e grazie alla tua continua presenza ? arrivato oggi ad essere un uomo, anzi un bel giovanotto, pieno di sani principi. Vorrei per? ricordare in questo mio messaggio anche Rosa che ha un ruolo fondamentale nella crescita di Antonio e nei continui successi di Vito, nella vita e nel modellismo. Lo si dice ed ? vero, che un grande uomo ha sempre dietro una grande donna. Infine un salutone affettuoso anche alla piccola Silvia, che ormai non ? pi? tanto piccola, anche lei una bambina fortunatissima a fare parte di una famiglia tanto unita ed affiatata. Un saluto affettuoso da Carmine P.S. un saluto anche ad un altro protagonista della vita di Antonio, il suo vecchio meccanico Filippo, che ormai non vedo da diverso tempo. Magari Vito si far? mio portavoce appena pu?. Citare
Vito Pietroforte Inviato: 14 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 Grazie davvero .....Caro Carmine qu? da noi hai lasciato un vuoto.....non vedo l'ora di rivederti......non dimenticher? mai la tua ospitalit? e gentilezza in occasione del nostro primo c.italiano a Marigliano.Io ed Antonio ricordiamo ancora la pastiera fatta da tua mamma. Sei una bravissima persona!Sono fiero di esserti amico Vito P.S. Antonio non ? ancora riuscito a leggere il post....negozio stracolmo e stasera, giustamente ? uscito con la ragazza....vorrei vedere la faccia che far? domattina quando lo legger?. Graziea tutti voi. Citare
matteo ts4n Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 auguri antonio!! Sappi che di padri cos? ce ne stanno pochi Citare
sly77 Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 [size=5][b][color="#FF0000"]Auguri Antonio!!![/color][/b][/size] Citare
biemilio Inviato: 14 Gennaio 2009 Segnala Inviato: 14 Gennaio 2009 [quote name='Vito Pietroforte' post='923264' date='Jan 14 2009, 11:23 PM']....negozio stracolmo e stasera...[/quote] vorrei solo replicare a quest'ultimo passaggio: causa distanza (circa 55 km) e impegni familiari, non frequento assiduamente il tuo negozio, ma ogni volta che entro rimango estasiato dall'aria pregna di modellismo in tutte le sue sfaccettature, seppur presente in cos? poco spazio! Anche quando c'? gente, e l'attesa si protrae, il tempo scorre senza che te ne accorgi, perch? tra un discorso di modellismo ed un'altro generico, ti senti sempre tra persone simili a te, mai volgari, mai scontrose!!!! Tutto questo, rifacendomi a quello che ha detto Carmine, ? "colpa" del nostro Vito, che con i suoi modi da BUON PADRE di famiglia, riesce a soddisfare tutti senza creare malcontento in nessuno! E' Lui a chiedere di darmi precedenza data la distanza, ? Lui che mi dirotta sul grande Antonio quando si tratta di Xray, ? sempre Lui quando mi informa sulle novit? imminenti e sulle vulcaniche idee che lo stuzzicano continuamente!! Chiudo rinnovando gli auguri ad Antonio e congratulandomi per il Babbo (come lo chiamavo io fino all'et? di 13 anni, quando qualcuno l'ha voluto inderogabilmente accanto a s?) perch? ? la persona che ogni bambino/adolescente/ragazzo/uomo deve avere come riferimento nella vita!!! Citare
Vito Pietroforte Inviato: 20 Dicembre 2012 Autore Segnala Inviato: 20 Dicembre 2012 dopo quattro anni mi sono imbattuto in questo vecchio post...non ho potuto fare a meno di commuovermi...... Citare
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