Per carit?, non voglio salvare la faccia delle multinazionali, ma un conto ? parlare di tracce di metalli e un conto di ingredienti avariati, che aim? sono episodi sempre pi? frequenti.
Se parlava dei pomodori e delle uova, ci stavo e mi univo, ma sparlare dei prodotti perch? contenenti nanoparticelle di metalli, questa mi sembra una boiata.
Innanzitutto, non vengono mai citate le fonti di queste pseudo-ricerche e nemmeno le quantit?.
Altro motivo, ? colpevolizzare i produttori, se i loro macchinari si usurano.
Per evitare le tracce di metalli, bisognerebbe ritornare come una volta, ossia impastare il tutto a mano, cosa che a me, farebbe rabbrividire non poco, per il semplice motivo, che nessuno mi garantisce l'igene delle mani di chi lavora, e penso che tutti sappiano quante varieta di microbi e batteri sono contenute sulle stesse.
Come sempre, tra i due mali, si sceglie il minore...
E poi pensate che quello che viene cucinato a casa, sia esente da metalli o qualsiasi altra sostanza?
I coltelli quando perdono il filo, vuol dire che si sono consumati, e quel metallo ce lo siamo mangiato, stessa cosa per i rivestimenti antiaderenti, e tutto quello che ci va dietro.
E come la storia del sodio nell'acqua minerale, c'? chi spende 5 euro per un litro d'acqua con poco sodio, e poi quando condisce l'insalata, usa un etto di sale...